Tristan. Fino alla fine del mondo (anche ebook)

Venerdì 31 agosto 2013

Tristan d.C.

Bluff Beach

 

Il mondo piatto terminava lì, all’improvviso.

Dieci metri più avanti il fianco del vulcano lo precipitava, quasi a strapiombo, dentro l'oceano di nebbia fino a schiantarlo sull’esile linea di sabbia e rocce cento metri più in basso.

Andrea doveva cercare riparo nella caverna alla fine della scogliera. Non l’aveva mai vista, ma laggiù in fondo era certo di trovare una caverna.

Si voltò. Non scorse il fanale dell’altra moto dietro di sé.

Trovò una buca, ci stese dentro orizzontalmente la Triumph. Con la mano sana strappò un po’ d’erba alta per coprirla. Ma era cosciente di non avere il tempo per fare un buon lavoro. Il braccio era incendiato dal dolore. Il sangue colava sulla manica della giacca. Tolse dallo zaino la maglietta dei pinguini e, con il braccio buono e l’aiuto dei denti, se l’avvolse e la strinse attorno alla ferita.

Saggiò il terreno con lo scarpone.

I sassi erano ancora umidi e sdrucciolevoli per la rugiada della notte.

Il vento dell’alba spirava con forza. Ruggiva, come sottolineavano ogni volta gli isolani. Gli soffiava in faccia da occidente, impetuoso come sempre, e rappresentava un tormento aggiuntivo al suo equilibrio problematico.

Ma se spinge in alto la nebbia mi nasconde alla vista di chi mi insegue. Non posso lamentarmi. Tutto sommato in questo momento è il mio miglior alleato.

Era stato fortunato. Il colpo d’arma da fuoco lo aveva soltanto poco più che sfiorato. Qualche centimetro d’aggiustamento e gli avrebbe spezzato l’omero. Ancora qualcuno in più e…

Meglio non pensarci. Forza Andrea, andiamo…

Sentì di nuovo il rumore di un motore.

Decise che non si sarebbe voltato nemmeno una volta; era troppo impegnativo seguire la traccia scavata nei secoli dalle capre e da qualche uomo spinto là in fondo dalla prospettiva di recuperare legname o materiale scampato ai naufragi.

La roccia era spigolosa e la discesa diventò nell’ultimo tratto una sequenza di salti. Ormai mancava poco. Un masso lo sorpassò a sinistra, sibilando.

libro tristan